Sulla scia della Gaza Freedom Flotilla e della Rachel Corrie si prepara a violare il blocco imposto a Ghaza una nuova missione navale, la Women for Gaza. La nave, il cui nome è Maryam, in onore della madonna, ed il cui equipaggio sarà composto da attiviste musulmane e cristiane, partirà dal Libano e porterà aiuti umanitari.
Non potendo definire queste donne come terroriste Israele ha già trovato l'alternativa, il ministero degli esteri israeliano ha affermato infatti che la partenza della nave verrà considerato un atto ostile ed i passeggeri verranno trattati come appartenenti ad uno Stato nemico (ma quale, il Libano?).
Comunque per non farsi mancare nulla ha già denunciato la possibile infiltrazione di Hezbollah nell'operazione. Il partito sciita ha negato però qualsiasi coinvolgimento, preferendo restare estraneo alla questione.
Questo articolo non è una traduzione ma un originale, per evitare confusione d'ora in poi utilizzerò un carattere courier per i testi originali, mantendo il verdana per le traduzioni.
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