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domenica 5 settembre 2010

Banca Mondiale: i Paesi arabi ricchi hanno donato 272 miliardi di dollari di aiuti in 36 anni

Washington – Muhammad Khalid


La Banca Mondiale ha puntato i riflettori sugli aiuti forniti dalle nazioni arabe più ricche alle loro sorelle arabe e musulmane e a decine di Paesi poveri ed in via di sviluppo su tutti i continenti (in particolare Europa, Asia ed America Latina), allo scopo di combattere la povertà e sostenere lo sviluppo.


Una relazione pubblicata ieri e redatta da un grande team di esperti bancari specializzati nel coordinamento tra i fondi di sviluppo arabi ed il Development Assistance Committee dell'Organizzazione per la Cooperazione Economica e lo Sviluppo ha accertato che i Paesi arabi donatori, vale a dire Arabia Saudita, Kuwait ed Emirati Arabi Uniti, sono stati i più generosi a livello globale nel fornire aiuti ufficiali durante gli ultimi quattro decenni.

mercoledì 1 settembre 2010

Obama free Homaidan

Sauditi realizzano un cortometraggio nel quale chiedono ad Obama il rilascio di un loro compatriota.

Riyadh – AFP : Sei cittadini sauditi hanno realizzato un cortometraggio con cui rivolgono un appello al presidente americano Barak Obama affinché liberi un saudita condannato ad 82 anni di carcere in Colorado con l'accusa di aver aggredito una cameriera indonesiana.
Il film, della durata di cinque minuti e correlato di sottotitoli in inglese, raccoglie l'appello che personalità saudite conservatrici e liberali rivolgono ad Obama affinché rilasci Homaidan at-Turki, condannato nel 2006 in Colorado con l'accusa di aver violentato sessualmente una cameriera indonesiana mentre stava compiendo i suoi studi di dottorato.
[…]
La campagna prende il via dopo che in aprile la Corte suprema aveva rifiutato una revisione della condanna.
Hanno partecipato al film il celebre studioso Salman Al-Ouda, lo scrittore Turki Al-Dakhil ed altri.
Il film è stato messo sul sito YouTube ed in 81 ore è stato visto centinaia di migliaia di volte.
Asim al-Ghamdi, uno dei produttori del film, ha detto che l'obiettivo è di lanciare una campagna in ambito arabo prima di avere un approccio diretto con gli americani.



Articolo tradotto dal numero odierno di Al Quds Al Arbi, pagina 2.

venerdì 16 luglio 2010

In Iraq i Paesi arabi latitano a differenza di Iran e Turchia

Zebari: la presenza araba è assente, Iran e Turchia competono per l'Iraq


Washington – Hisham Melhem


Il ministro degli esteri iracheno Hoshayr Zebari ha sollecitato i Paesi arabi ad intensificare la loro presenza diplomatica a Baghdad, in un incontro con alcuni giornalisti arabi ed americani ha detto che certi Paesi arabi stanno attendendo la formazione di un nuovo governo iracheno prima di muoversi in tal senso. Ha poi aggiunto: “Francamente alla competizione per avere un posto nel futuro dell'Iraq al momento partecipano due Paesi non arabi: l'Iran e la Turchia, mentre la presenza araba è assente. Questo è il messaggio che abbiamo portato ai leader arabi nelle rispettive capitali. E questa è anche la causa principale che sta dietro i notevoli sforzi dell'Egitto per avere una rappresentanza in Iraq”.

martedì 6 luglio 2010

Avanguardia saudita

In tempi di crisi e di peak-oil è unanimemente (?) riconosciuto che il prodotto che più di qualunque altro rappresenta il fallimento dell'attuale modello di sviluppo sia l'automobile. Tra i vari esempi di auto quello che in assoluto si conferma come un simbolo di totale mancanza di lungimiranza è quel colosso energivoro conosciuto col nome di SUV. Un mezzo che forse per la sua scarsa utilità e per il suo devastante impatto ambientale è diventato lo status symbol di chi non riesce a vedere lo spirito del futuro che si avvicina. 


Fatta questa premessa polemica è con immenso gaudio che porgo alla vostra attenzione l'ultima conquista del regno saudita, il suo ingresso nel mondo di quelli che contano. Da oggi anche il Paese dei Saud può fare sfoggio di un auto prodotta dalle giovani menti saudite e dai capitali di una nazione all'avanguardia. E cosa avranno mai prodotto due anni di ricerca nel mondo dell'auto? Un rivoluzionario veicolo ad energia solare? Un mezzo di trasporto pubblico alimentato ad idrogeno?



martedì 1 giugno 2010

Il romanzo saudita moderno, un mezzo per infrangere i tabù



Riyadh – Un vento fresco soffia sul romanzo saudita grazie alla nuova generazione di scrittori che non esita a trattare argomenti delicati ed infrangere tabù in un Paese che impone la censura e proibisce teatro e cinema. Ma nonostante nel regno sia proibita la vendita di gran parte di questi nuovi romanzi, essi sono disponibili nei restanti Paesi arabi ed i sauditi li portano con sé di ritorno dai loro viaggi oppure se li procurano internet.

Il romanziere saudita Abdu Khal ha vinto, il marzo scorso, il premio Booker per il romanzo arabo  (Internation Prize for Arabic Fiction) che viene assegnato ogni anno, grazie al suo libro “Lancia scintille” [ترمي بشرر] che racconta con crudezza le fasi dell'ascesa di un palazzinaro.

La narratrice saudita Badriyya al-Bashar ha detto all'agenzia francese France Press che “c'è un'intera generazione di scrittori che utilizza una lingua nuova, semplice e diretta per affrontare temi non trattati in passato, come il diritto della donna ad amare od a lavorare”.