lunedì 10 gennaio 2011

Tunis, il giorno della manifestazione

Oggi verso l'una Tunisi ha assistito alla manifestazione che attendeva da settimane. Il gruppo di manifestanti, in principio davvero esiguo, si raggruppa al Passage, importante ed ampio nodo urbano della capitale. Il posto è “presidiato” da parecchi poliziotti in borghese che immediatamente invitano i ragazzi ad abbandonare la piazza cercando di separarli. Al gruppo iniziale si aggiungono sempre più persone e si cominciano a scandire slogan e a cantare l'inno. Quando il gruppo ormai
sempre più numeroso decide di dirigersi verso Avenue Bourguiba, il cuore della città, interviene anche la polizia in uniforme cercando di fare blocco. Cominciano i primi tafferugli, chi è in prima fila prende qualche manganellata ma il gruppo riesce a trovare un varco ed incamminarsi, facendosi corteo. Dopo essersi ben incanalato lungo la via la polizia effettua una carica da dietro riuscendo rapidamente a disperdere la folla.
Parrebbe ci siano stati due soli arresti e che domani gli istituti scolastici rimarranno chiusi.
Quella che sembrerebbe la cronaca di una normale manifestazione assume in Tunisia tutto un altro significato, è il regime che mostra delle crepe. Può essere l'inizio di qualsiasi cosa, della realizzazione di un sogno così come il concretizzarsi di un incubo.

In tutto questo cominciano a circolare dei messaggi come questo:

Alerte Rouge : Des informations de l’intérieur du régime tunisien disent qu’il s’apprete à commettre des attentats terroristes sous faux-pavillon afin de pouvoir jouer la carte du terrorisme, annoncer l’état d’urgence, réduire les manifestations et toutes les formes légitimes de lutte sociale, et essayer de gagner la sympathie de l’Occident !!!!! SVP aidez à diffuser cette alerte !!!

Messaggi che oltre a mettere giustamente in guardia dalle strumentalizzazioni rivelano a diverse orecchie tunisine (abituate a leggere tra le righe molto più di noi) un tentativo del governo di dissuadere i cittadini dallo scendere in piazza a manifestare. In poche parole se non vi mettiamo abbastanza paura con le minacce velate allora potrebbe scattare la repressione seria travestita da lotta al terrorismo, così i ficcanaso europei si tranquillizzano e possiamo fare tutto con più comodo.

Ci aggiorniamo.


4 commenti:

Giorgioguido Messina ha detto...

Intanto a Qassrin, nel centro del Paese, le manifestazioni continuano con incendi di vetture, gente che strappa i mega manifesti del presidente tra gli applausi e li da alle fiamme e ovviamente le risposte della polizia per bocca delle pistole.

Giorgioguido Messina ha detto...

Breve video di scontri a Qassrin [http://www.facebook.com/video/video.php?v=117605148312757]

Giorgioguido Messina ha detto...

Per vedere alcuni video degli scontri di oggi potete visitare la pagina http://www.facebook.com/pages/Canale-di-Sicilia/158123120864455

rafiqqq ha detto...

Yallah Shebab!!