domenica 16 gennaio 2011

Chi si nasconde dietro le milizie?

Di fronte al caos mediatico che regna attualmente ed al numero di informazioni contraddittorie che riceviamo a destra e a manca ho sentito il bisogno di mettere nero su bianco quanto ho compreso e le mie constatazioni. E se di ciò vi rendo partecipi è per meglio mettere insieme le informazioni. Vi chiedo dunque di prendere parte a questa analisi commentando sulla mia pagina Facebook.
Ad oggi quello che è certo è che Ben Ali non è più al suo posto, sarebbe invece in Arabia Saudita [anche se ancora non abbiamo prove ufficiali, ndr.]. Sappiamo anche che la polizia non esiste più e che sono i comitati popolari di quartiere (CPQ) ad assicurare la sicurezza insieme all'esercito.



Quello di cui possiamo dubitare è che personalità come Belhassen Trabelsi, Ali Seryati e Rafik Belhaj Kassem siano state realmente arrestate.
Nel caso in cui fosse vero perché non abbiamo nessuna immagine degli arresti? Si è detto che Imed Trabelsi è morto, Nessma TV l'ha affermato, ma Nessma TV è una fonte attendibile?
Io credo sinceramente ai video che vedo su facebook, nei quali si possono vedere membri della milizia arrestati dai CPQ. Queste persone sono regolarmente consegnate all'esercito ma l'esercito non ha mai comunicato né il numero degli arrestati né la loro appartenenza. D'altronde l'esercito non ha mai comunicato nulla, tutto quello che possiamo dire è che non ha preso parte agli avvenimenti prima della fuga di Ben Ali, ma è per caso all'origine della sua fuga? Si è detto che Rachid Ammar sarebbe stato contattato dagli americani e che avrebbe, dietro loro consiglio, imposto a Ben Ali di partire. In questo caso perché non ha preso in mano la situazione lui stesso? Perché l'esercito non ha ancora preso posizione? 
Ciò di cui possiamo essere certi è che le milizie non lavorano per conto proprio.
Personalmente se fossi stato un vecchio poliziotto o un ex detenuto in possesso di un'arma non sarei sceso immediatamente in strada a saccheggiare, avrei piuttosto aspettato che le cose si fossero calmate per fare degli agguati a mente lucida. Sembra piuttosto che questi saccheggiatori-distruttori siano comandati da un organismo o da una persona il cui scopo sia far si che il caos regni nel Paese.
Questa tesi è confermata dall'arresto di milizie straniere (svedesi e tedesche) alcune delle quali possedevano delle licenze di porto d'armi rilasciate il 6 gennaio 2011, così come dalla scoperta, in un porto tunisino, di due navi cariche d'armi con equipaggio italiano e libico. Per non parlare dei 4x4 senza targa che risalgono il Paese da sud pieni di gente armata di cui si ignora l'origine. Non sarà che qualche losca mafia straniera o qualche organizzazione estremista vuole fare della Tunisia una piattaforma per i suoi sporchi affari? Oppure, potrebbe trattarsi di un Paese nemico che cerca di approfittare della situazione critica attuale della Tunisia?
Ricordiamoci che nei suoi ultimi tre discorsi Ben Ali non ha smesso di parlare di milizie incappucciate benché all'inizio dei moti queste milizie non esistessero ancora, sono realmente apparse solo dopo la fuga di ZABA [Ben Ali, per gli amici, ndt.]. Sarà stata una premonizione del dittatore che da un'idea del suo piano B? Constatiamo inoltre che Abdallah Kallel e Mohammed Ghannouchi, fedeli dell'ex presidente, sono ancora a capo dello Stato e che i media parlano di membri del RCD e della sicurezza nazionale che vogliono seminare il panico. Questo vorrebbe dire che Ben Ali è tutt'ora al comando ed in questo caso che cosa vuole esattamente? Vuole che il popolo in preda all'insicurezza finisca per chiedere il suo ritorno oppure dice a sé stesso: "dopo di me il diluvio" e si incaponisce a punire coloro che hanno bruciato le sue foto? E' realmente Ben Ali la piaga di questo Paese? o non sarà forse una pedina come tante altre? E in questo caso di chi fa il gioco? 
Penso sinceramente che la grande sorpresa di questo post-rivoluzione siano i CPQ. Nessuno avrebbe potuto predire l'incredibile senso di responsabilità di cui ha dato prova il popolo tunisino e vista l'ampiezza di questo movimento e la sua spontaneità possiamo essere sicuri della sua indipendenza, non può essere stato manipolato. Ma per quanto tempo ancora potrà far fronte alle bande organizzate ed armate?
Rimarchiamo inoltre il ritorno di Ammar 404 su internet. Diverse pagine facebook che invitavano a vigilare sono state censurate, chi è oggi a trarre vantaggio dai servigi di Ammar e delle sue forbici?
Pongo molte domande in quest'articolo ma le più importanti sono:
CHI HA INTERESSE A CHE QUESTA RIVOLUZIONE SI TRASFORMI IN TRAGEDIA? E A CHE SCOPO?

Articolo originale di Monno Mest reperito su FB
                                                                             

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