giovedì 13 gennaio 2011

Tunis, black blocks e isolamento

Perché la Tunisia è un Paese all'avanguardia e pur di non perdere il treno dello sviluppo adotta tutte le innovazioni e le pratiche di casa nostra.
Così in queste ore il governo Ben Ali, che pare non avere nessuna intenzione di cedere il potere, sta mettendo in piazza e per le strade una raffinata strategia di guerriglia urbana. Martedì pomeriggio la rete si era messa in allerta per le voci che prevedevano un utilizzo dal parte del ministero dell'interno di agenti infiltrati ed incappucciati che avrebbero dato l'assalto a negozi e banche. Puntualmente la sera stessa il canale nazionale Tunis 7 trasmetteva le immagini registrate da una presunta telecamera di sicurezza le quali mostravano dei giovani incappucciati nell'atto di attaccare una banca.

Ma i ragazzi protagonisti delle rivolte, che fino a quel momento erano state di una civiltà e correttezza che in Europa difficilmente avremo visto (emblematiche le sequenze che vedono dei ragazzi pulire le strade dopo i roghi e gli spari della notte, ed un uomo concludere il video ricordando che questi sarebbero i personaggi che i canali di informazione definiscono terroristi) non si sono lasciati circuire e hanno risposto mantenendo la calma, senza lasciarsi andare ad atti di saccheggio e vandalismo.
Fino ad oggi pomeriggio quando a Bizerta hanno fatto la loro apparizione allegri gruppetti di Black Blocks che hanno serenamente iniziato un'opera di distruzione e saccheggio. Alcuni cittadini hanno approfittato del caos e hanno fatto un po' di spesa gratis. Fino a quando dei giovani si sono avvicinati agli infiltrati chiedendo loro di smettere con i furti. La polizia che fino a quel momento era rimasta a guardare si è decisa allora ad intervenire, non ovviamente arrestando i vandali ma disperdendo quanti manifestavano contro i saccheggi. La situazione, come da copione, è degenerata e gli incendi si sono diffusi un po' dappertutto dando alla polizia una scusa perfetta per continuare la repressione.
Coprifuoco immediato a Bizerta, Nabeul, Kairouan e Zaghouan. Scontri per tutta Tunisi dal centro alla periferia.
Arriva pochi minuti fa la notizia (che parrebbe ufficiale) che acqua e soprattutto corrente elettrica verranno tagliate a Tunisi, al fine di isolare la città dalla rete internet ed impedire l'organizzazione di manifestazioni. Inoltre, sempre notizia dell'ultima ora , sembra che gli infiltrati di Bizerta stiano abbandonando le strade ed i saccheggi per dirigersi verso le case degli oppositori politici e massacrarli espressamente.
Ci aggiorniamo come al solito o tra i commenti o sulla pagina Facebook.

2 commenti:

Giorgioguido Messina ha detto...

Aggiornamenti: pare che fino a questo momento ci sia ancora elettricità, speriamo la situazione resti così.
Testimoni diretti confermano cecchini al Kram e in centro. Manifestazioni e spari a Salambo verificati via telefono da testimoni oculari. Due vittime dei cecchini confermate da medici.

Giorgioguido Messina ha detto...

Sembra che il discorso di Ben Ali (che potete vedere qui http://www.facebook.com/video/video.php?v=1753741652797&comments ) abbia calmato la situazione anche se la maggioranza dei tunisini non pare credere ad una sola delle promesse fatte...
Speriamo che la notte passi tranquilla e senza morti e che questo infame capisca che è venuta l'ora di andarsene, che questo è quello che chiede il popolo, un popolo orgoglioso di riconoscersi in questa parola, un popolo che in tutti questi giorni ha manifestato cantando l'inno nazionale.