lunedì 24 maggio 2010

Le autorità tunisine bloccano la Lega per i diritti umani con una decisione della magistratura

Tunisi: le autorità tunisine hanno confermato che alla Lega tunisina per la difesa dei diritti umani verrà interdetto, con una sentenza della magistratura, di esercitare la propria attività, eccezion fatta per l'organizzazione del suo quinto congresso.

Una fonte governativa ha spiegato a France Press che “la Lega non aveva il diritto di portare avanti nessuna attività, se non l'organizzazione del quinto congresso, per via di una decisione della Corte d'appello risalente al maggio 2001”.



La fonte ha aggiunto che “il presidente dell'organo direttivo della Lega sa perfettamente che ai sensi della risoluzione giudiziaria non è autorizzato a svolgere alcuna attività al di fuori di quanto fissato dalla magistratura”, il che si riduce all'organizzazione del congresso.  La Lega sabato ha cercato di istituire una cerimonia in occasione del trentatreesimo anniversario della sua fondazione.

Il presidente della Lega, l'avvocato Mokhtar Tarifi, ha detto sabato che “l'associazione invita nuovamente le autorità a non interferire nei loro affari, a conceder loro libertà di movimento e ad alleggerire il blocco imposto alle loro sedi in tutte le regioni. Tarifi fa notare che questo nuovo divieto si contrappone ad uno “sviluppo positivo” dei colloqui in corso, volti a raggiungere una via d'uscita dallo scontro che congela l'attività della Lega da nove anni.

Ha aggiunto in una dichiarazione orale che la proibizione dei festeggiamenti era stata decisa venerdì, “è una decisione contraria alla legge”. Ha comunicato che ad un “grande numero” di attivisti, amici e diplomatici stranieri è stato impedito l'ingresso alla sede della Lega nella capitale tunisina, la quale è stata transennata dalla polizia su ogni lato.

Questa organizzazione non governativa per i diritti umani, la più antica dell'Africa e del mondo arabo, essendo stata fondata nel 1977, è entrata in un conflitto politico-giudiziario dal suo ultimo congresso tenutosi nel 2000. Accusa le autorità di lavorare per fomentare le divisioni all'interno dei suoi ranghi allo scopo di indebolirla, ma le autorità negano le accuse assicurando di non intervenire negli affari interni dell'associazione e dicendo che la Lega sta vivendo una crisi interna.



Articolo originale apparso su Elaph

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