sabato 17 aprile 2010

Nilesat mantiene il silenzio riguardo la decisione del Congresso sul satellitare


di Riham Ahmad Nagib

Nel momento in cui i mezzi di informazione, gli intellettuali e gli artisti lo reclamano, la società Nilesat deve rispondere alle assurdità e agli abusi americani, all'ingerenza del Congresso statunitense negli affari interni arabi e al fatto che detti [a noi arabi] le sue condizioni su cosa possa o meno andare in onda.
I responsabili di Nilesat affermano che stanno avendo a che fare con quello che definiscono “Progetto del Congresso americano di classificazione degli operatori del satellitare in funzione anti-terrorismo” passivamente ed ignorando la questione, impegnandosi a tacere e a non rispondere a questo discorso inaccettabile ed improponibile; il silenzio è il miglior commento e la migliore risposta a questa faccenda!
Fonti attendibili di Nilesat sostengono che la società egiziana non ha ricevuto da parte straniera (americana e no) alcuna comunicazione al riguardo […]. Un rifiuto è la risposta più chiara ad un simile progetto, che è stato discusso e dibattuto dal Congresso senza  una partecipazione araba di nessun tipo ed a nessun livello.
Le fonti affermano che il progetto non è ancora diventato un disegno di legge quindi è impossibile opporvisi. Così come insinuano che ci sia una forte influenza delle lobby sioniste negli Stati Uniti tra chi prende le decisioni, soprattutto in materia di media e cinema...
Affermano inoltre che, sin dal lancio del primo satellite egiziano, non si aspettavano ingerenze esterne su ciò che mandano in onda o sui canali che trasmettono via satellite, e questo perché operano rispettando delle regole ed un codice d'onore. La più importante di queste regole è quella che impedisce a questi canali di incitare allo scontro confessionale, di trasmettere scene di sesso o di offendere le tre religioni monoteiste; in mancanza di queste non ci sarebbe tutela per quello che il satellite porta nello spazio.
I membri del Congresso avevano già richiesto un progetto di legge che regolamentasse gli operatori del satellitare in Medio Oriente affinché questi ultimi controllassero le “organizzazioni terroristiche”, impedendo le trasmissioni a canali ritenuti ostili agli Stati Uniti d'America e alla loro politica estera. Quello che serve agli scopi coloniali degli Stati Uniti nella regione, sia in Iraq che in Afghanistan che negli altri Paesi musulmani ed arabi, così come ad Israele per le pratiche disumane ed i massacri che commette in Palestina ed in tutti i territori occupati, è ignorare questi massacri e queste pratiche, cancellare ogni riferimento ad essi ed ogni loro trasmissione via satellite. Il tutto specialmente dopo che alcuni canali arabi (di informazione e generalisti) hanno raggiunto le masse  americane ed europee, fatto in grado di svelare le colpe vergognose della politica estera americana e della farsa sionista contro gli arabi in Palestina ed in Libano.
I responsabili della società satellitare egiziana hanno invitato i canali arabi ad aderire ad un codice d'onore dell'informazione per non dare ad altri l'occasione per screditarli, in modo da fornire un esempio di informazione obiettiva alle popolazioni arabe.
Si ricordi che in precedenza Nilesat aveva chiuso in maniera diretta un certo numero di canali che invitavano alla magia ed alla stregoneria mentre, specialmente dopo che tre anni fa i canali più rinomati avevano rilasciato il certificato, ne aveva chiusi degli altri per vie indirette e senza rilasciare dichiarazioni scritte.
Su un altro fronte Anis al-Faqiy, ministro dell'informazione, mantiene il silenzio intorno all'argomento, come se non ne avesse sentito parlare non ha commentato né negativamente né positivamente, come se il fatto non lo riguardasse minimamente, come se l'Egitto non rappresentasse l'unico Paese arabo a possedere dei satelliti!!!


Articolo originale apparso su al-Araby.

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