Volevo segnalare la traduzione di un articolo di Saad Mehio per Al-Khaleej apparsa su Medarabnews.
Si tratta di una lucida analisi sulle cause e sulle conseguenze delle ultime riforme israeliane sul diritto alla cittadinanza.
Colgo inoltre l'occasione per ricordare a lettori e commentatori che questo oltre ad essere un canale informativo vuole essere uno spazio di discussione e RIFLESSIONE, per cui ragioniamo con calma ed evitiamo di mordere se non è strettamente necessario ;)
10 commenti:
secondo me non c'è nessuna volontà di creare clausole con la comunità internazionale, il carattere ebraico dello stato israeliano lo ha scritto nero su bianco proprio l'onu nell'atto di creazione di di Israele. nel ribadirlo, e aggiungerci il termine democratico ci vedo solo una garanzia di rispetto della risoluzione eonu e dei diritti civili degli israeliani. a riconoscere israele non c'è ne hamas ne al fatah, l'unico riconoscimento sta nell'accettare momentaneamente un stato con l'obbiettivo a medio lungo termine di "arabizzarlo" demograficamente, attraverso immigrazione, la legge sul ritorno dei rifugiati, e sta proprio qui la giusta mossa degli israeliani, mettere subito le cose in chiaro, lo stato è ebraico, e facendolo non fatto altro che onorare la risoluzione onu del 1947, ma l'onu non vuole... questa legge non centra nulla con il grande israele, e mi sembra evidente, e mi risulta evidente che il "dominio su tutta la palestina" sia un desiderio arabo, lo scrivono nero su bianco sul loro statuto i "partitti" palestinesi, lo dicono in televisione, lo insegnano nelle scuole, però a volerlo è Israele...
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"Una nazione può sopravvivere i propri stupidi e persino gli ambiziosi. Tuttavia non può sopravvivere il tradimento dal di dentro. Un nemico alle porte è meno temibile, perché è riconoscibile e porta i suoi stendardi apertamente. Ma il traditore si muove liberamente tra la gente dentro le porte, coi suoi bisbigli furbi che si spargono in tutti i luoghi, e si sentono persino nei corridoi del governo stesso. Perché il traditore non ha l'apparenza del traditore – parla con l'accento familiare alle sue vittime, ha la loro faccia e i loro vestiti, e fa appello alla bassezza che si trova profonda nel cuore di ogni uomo. Costui fa marcire l'anima di una nazione - opera in segreto e incognito nella notte per minare i pilastri dello stato - infetta il corpo politico al punto che non possa più resistere. Un assassino è meno temibile."
Cicerone, 42 A.E.V.
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Quindi in buona sostanza i profughi arabi dovranno mettersi l'anima in pace, non torneranno mai più alle loro case? Resteranno per sempre un problema di libanesi e giordani?
Non capisco a cosa si riferisce la citazione di Cicerone, potresti essere meno criptico? ;)
la storia ha fatto il suo corso ormai i profughi di cui parli te saranno tutti morti o quasi, e sono diventati profughi per colpa delle nazioni arabe che hanno attaccato il neonato stato di Israele facendoli fuggire, spinti dai loro leader, per poi rifiutarsi di accogliere i loro fratelli per poterli usare come arma di rivalsa. se volessimo tornare indietro negli anni scopriremmo che esisteva già uno stato ebraico in quelle terre, anche più grande, vogliamo ripristinare le cose come erano all'inizio? non so quanto converrebbe agli arabi. Anche molti ebrei perseguitati sono scappati dai paesi arabi in quegli anni ma stranamente non chiedono il diritto di ritorno.
la citazione di cicerone sta a ribadire come uno stato che accogliesse molti arabi non fedeli allo stato di Israele significherebbe la morte dello stato ebraico
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MAuro ti posso chiedere una cosa? Tu giureresti fedeltà allo stato Italiano democratico e cattolico? E te lo chiedo a prescindere da quale sia la tua religione.
Questa è una bella domanda, allo stato attuale non l'accetterei perchè ritengo che certe cose andrebbero decise in modo democratico. Peraltro è una ipotesi assolutamente inverosimile perchè in Italia primo non ce nessuna necessità e neanche nessuno che appoggerebbe una cosa del genere. Cosa diversa è Israele, uno stato che fa del suo carattere ebraico un motivo di esistenza. Mi spiego, tutti i suoi vicini vorrebbero distruggerla, e non essendoci riusciti militarmente, almeno per il momento, l'alternativa è demograficamente e culturalmente, cioè aumentando l'immigrazione araba, magari con una legge sui rifugiati, e anche con il trend delle nascite, Israele è un paese molto piccolo ed instabile che soffrirebbe mortalmente una cosa del genere. La legge sulla cittadinanza mira proprio ad essere un deterrente a questo scenario catastrofico da guerra civile. Io sono laico, ma ritengo Israele l'unico paese al mondo che per sopravvivere ha bisogno di definirsi ebraico, non perchè non sia uno stato laico, ma ha bisogno di esserlo almeno formalmente. proprio il fatto che i palestinesi non accettino di definire ebraico lo stato di Israele è la dimostrazione che non accettano lo stato Israeliano, che è nato per essere ebraico.
MauroD
Ma fino a che punto l'ebraismo è una religione? Per molti ebrei rappresenta l'appartenenza ad un popolo.
Gli israeliani e gli ebrei laici o addirittura atei come si comporteranno?
Faccio un esempio: Woody Allen (ed il mondo è pieno di "Woody Allen") potrà mai divenire cittadino di Israele?
appunto perchè l'ebraismo è inteso come l'appartenenza ad un popolo che non vedo quale sia il problema, tra l'altro nessun dottore ha ordinato a qualcuno di chiedere la cittadinanza israeliana. anche obama ha giurato sulla bibbia e sulla costituzione, ma nessuno si è sconvolto
mauroD
Israele e Cina sono tra gli stati più razzialmente biologici di tutto il pianeta
e ancora si parla di Goebbels (incenerito nel 1945) mentre viviamo nel presente,
un buio presente.
giusto, infatti credo che l'odio nei confronti degli ebrei nasce anche dall'invidia
mauroD
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