venerdì 8 aprile 2011

3aid milad sa3id!!!

Esattamente un anno si materializzava il primo post di Canale di Sicilia.
Il tempo passa e questa mi sembra una buona occasione per fare un bilancio di quanto fatto fin'ora.


Devo dire che le cose non sono andate come mi aspettavo, il che non è necessariamente un dato negativo.
In principio speravo di creare un multiblog, avvalendomi delle menti di stimati amici e colleghi. Poi gli impegni di ognuno hanno affondato questa mia speranza, ma in fin dei conti sapevo che sarebbe andata così.
La divergenza principale rispetto ai propositi iniziali del blog riguarda invece i contenuti. Anche se nella dichiarazione di intenti non era chiaramente esplicitato, il fine di questo blog voleva essere la semplice traduzione di articoli dalla stampa araba, al fine di offrire al lettore italiano il punto di vista degli intellettuali arabi sulle problematiche che riguardano un po' entrambe le sponde del Mediterraneo. E devo dire che in principio ho mantenuto fede a quanto prefissatomi.
Poi col tempo sono apparse le prime "recensioni" a video e cosucce multimediali, robetta innocua scritta di mio pugno.
Quindi la grande svolta con la pubblicazione del post su Galeano, post che registrando il maggior numero di commenti mai ricevuti mi spinse a rivedere le potenzialità del blog. Ci riprovai con il post su Psyco M, ma poi scoppiò la rivoluzione tunisina.
In occasione di questo evento epocale il blog, grazie anche alla collaborazione di Anna, è riuscito ad informare su quanto stesse accadendo di là dal Canale con una frequenza ed una precisione delle quali vado orgoglioso (nun mi staju pappariànnu, è la verità).
Nel frattempo è partita la collaborazione con Islametro, un "prodotto editoriale 2.0" che sono sicuro diventerà un punto di riferimento per quanti vorranno approfondire seriamente tematiche inerenti al mondo arabo-islamico e dintorni (onestamente vista la caratura di chi scrive su Islametro spesso mi chiedo cosa ci faccia io lì).
Prima ancora era partita la collaborazione con Tlaxcala, la rete internazionale di traduttori per la diversità linguistica, un altro strumento utilissimo per chi voglia capire il mondo contemporaneo da prospettive più ampie.
Insomma, dopo un anno sono felicissimo di registrare questi progressi, la creatura nata quasi per gioco mi ha regalato tante soddisfazioni e spero abbia regalato ai lettori alcuni minuti di letture interessanti.
Io ci riprovo e, stavolta pubblicamente, rinnovo l'invito a giovani (ma non solo) arabisti a collaborare con Canale di Sicilia. Senza impegni, bi shweya bi shweya.

3 commenti:

Massimiliano Martucci ha detto...

Credo che il tuo contributo alla diffusione dei principi della contaminazione culturale e della lotta contro il pregiudizio, sia davvero importante.
Continua così, ne abbiamo bisogno.

Massimiliano

Lorenzo ha detto...

Auguroni. Nel frattempo ti sei pure laureato mi sembra, il ché non è secondario. Daje!

Lorenzo

Giorgioguido Messina ha detto...

Grazie ragazzi!