giovedì 15 aprile 2010

Egitto: l'opposizione insorge... e la polizia reprime.

Il Cairo - "Al-Quds al-arabi"

Ieri il centro del Cairo è stato teatro di un faccia a faccia violento tra gli attivisti del movimento Kifaya e dei partiti “Al-ghad" (Il domani) e “Al-karama wa al-'amal" (Dignità e lavoro) e le forze di polizia. Queste ultime hanno aggredito i manifestanti riunitisi di fronte al palazzo della Corte Suprema sia per denunciare quel che loro definiscono una violazione alla sicurezza dell'opposizione ed un eccesso nelle manifestazioni di violenza ed abusi contro i propagandisti delle riforme politiche, sia per dire no al perpetuarsi al potere del partito di governo  durante la prossima tappa (elettorale).
Nelle dichiarazioni ad “Al Quds al-arabi” il dottor Abd el-Halim Qindil, coordinatore generale del movimento Kifaya,  ha segnalato che le forze di sicurezza hanno aggredito, con linciaggi e percosse, cinque manifestanti ed un certo numero di astanti, tra cui alcune ragazze che si trovavano sul marciapiede di fronte alla sede della Corte Suprema, per impedire loro di unirsi al movimento di protesta Kifaya. I manifestanti ripetevano slogan come “Libertà dove sei, le forze speciali tra noi e te” o “Mille saluti e stima a chi ha scioperato il 6 aprile” o ancora “Hanno venduto il nostro Paese in dollari e hanno creato una comitato di politici”.
Nelle dichiarazioni esclusive ad “Al Quds al-arabi” il deputato dei Fratelli Musulmani Muhammad al-Beltagi ha affermato, subito dopo essere stato colpito con alcuni pugni da chi si opponeva alla sommossa, che il regime non fa differenze di trattamento tra giovani e anziani e chi gode dell'immunità parlamentare […], ha inoltre espresso il suo rammarico per il fatto che il partito di governo abbia ridotto l'Egitto e gli egiziani a livelli estremi di povertà, fame e malattia e abbia aperto la porta alle imprese affinché saccheggiassero il paese.


Un estratto dell'articolo di Hissam Abu Talib apparso sul "Al Quds al-arabi" del 14 aprile 2010.

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