sabato 18 settembre 2010

Mohammed Arkoun, un faro nella notte della cultura araba

In occasione della morte di Mohammed Arkoun, uno dei più lucidi ed intelligenti studiosi dell'islam, difensore di umanesimo e modernismo (che lo farebbero appartenere a quella odiosa categoria dei musulmani moderati* se solo non fosse laico), avvenuta questo 14 settembre, propongo la traduzione di una sorta di epitaffio scritto da Adonis, quel grande poeta libanese sostenitore di una rinascita del mondo arabo non fondata su nazionalismi o religione.

mercoledì 15 settembre 2010

Infiltrazioni israeliane tra i movimenti amazigh marocchini

Studio israeliano scommette su attivisti amazigh per promuovere un clima di normalizzazione in Marocco

Mahmoud Ma'rouf

Rabat – Al Quds al Arabi

Lo Stato ebraico scommette sugli attivisti amazigh marocchini per promuovere un clima di tatbi' [تطبيع, normalizzazione delle relazioni politiche e commerciali, ndt] tra arabi ed israeliani. Dopo essere riuscito ad infiltrarsi in quegli ambienti che reclamano pubblicamente un ritorno alla normalità  alcuni di questi hanno chiesto un'alleanza israelo-amazigh in funzione anti-araba .

domenica 12 settembre 2010

Un'autobiografia per scrivere la storia israelo-palestinese

Un libro autobiografico rivela corruzione al Ministero dell'Istruzione israeliano

di Naji Zhahir

Un nuovo libro autobiografico rivela il degrado all'interno del Ministero dell'Istruzione israeliano ed il ruolo che ha avuto l'apparato di controllo israeliano nel creare la percezione della disfatta in generazioni di studenti e professori nelle scuole arabe .

giovedì 9 settembre 2010

Eka3, reshaping arabic music


Ultimamente per motivi che non sto qui a spiegarvi, anche perché non credo vi possano interessare, non ho molto tempo da dedicare al blog e dato che le traduzioni richiedono del tempo mi limiterò a segnalare cose interessanti che trovo navigando. E chissà che non ne venga fuori qualcosa di buono...

lunedì 6 settembre 2010

Shankaboot, a web drama

Ramadhan è il periodo delle fiction nel mondo arabo, ogni Paese produce le proprie serie televisive o ne compra da altri. Facendo zapping sui satelliti ci si imbatte praticamente ad ogni ora in musalsalat (questo è il termine arabo) di ogni tipo, da quelle comiche a quelle storiche, da quelle a sfondo sociale a quelle religiose.

In buona sostanza il mercato televisivo offre pane per ogni tipo di palato anche se da spettatore occidentale sono sempre rimasto leggermente insoddisfatto dai prodotti disponibili su Nilesat. Finché un giorno, navigando in rete, mi sono imbattuto in una serie che mi ha colpito per lo stile di regia, decisamente "giovane" per i parametri arabi e forse più affine ai gusti nostri.

domenica 5 settembre 2010

Banca Mondiale: i Paesi arabi ricchi hanno donato 272 miliardi di dollari di aiuti in 36 anni

Washington – Muhammad Khalid


La Banca Mondiale ha puntato i riflettori sugli aiuti forniti dalle nazioni arabe più ricche alle loro sorelle arabe e musulmane e a decine di Paesi poveri ed in via di sviluppo su tutti i continenti (in particolare Europa, Asia ed America Latina), allo scopo di combattere la povertà e sostenere lo sviluppo.


Una relazione pubblicata ieri e redatta da un grande team di esperti bancari specializzati nel coordinamento tra i fondi di sviluppo arabi ed il Development Assistance Committee dell'Organizzazione per la Cooperazione Economica e lo Sviluppo ha accertato che i Paesi arabi donatori, vale a dire Arabia Saudita, Kuwait ed Emirati Arabi Uniti, sono stati i più generosi a livello globale nel fornire aiuti ufficiali durante gli ultimi quattro decenni.

mercoledì 1 settembre 2010

Obama free Homaidan

Sauditi realizzano un cortometraggio nel quale chiedono ad Obama il rilascio di un loro compatriota.

Riyadh – AFP : Sei cittadini sauditi hanno realizzato un cortometraggio con cui rivolgono un appello al presidente americano Barak Obama affinché liberi un saudita condannato ad 82 anni di carcere in Colorado con l'accusa di aver aggredito una cameriera indonesiana.
Il film, della durata di cinque minuti e correlato di sottotitoli in inglese, raccoglie l'appello che personalità saudite conservatrici e liberali rivolgono ad Obama affinché rilasci Homaidan at-Turki, condannato nel 2006 in Colorado con l'accusa di aver violentato sessualmente una cameriera indonesiana mentre stava compiendo i suoi studi di dottorato.
[…]
La campagna prende il via dopo che in aprile la Corte suprema aveva rifiutato una revisione della condanna.
Hanno partecipato al film il celebre studioso Salman Al-Ouda, lo scrittore Turki Al-Dakhil ed altri.
Il film è stato messo sul sito YouTube ed in 81 ore è stato visto centinaia di migliaia di volte.
Asim al-Ghamdi, uno dei produttori del film, ha detto che l'obiettivo è di lanciare una campagna in ambito arabo prima di avere un approccio diretto con gli americani.



Articolo tradotto dal numero odierno di Al Quds Al Arbi, pagina 2.