martedì 26 ottobre 2010

Eduardo Galeano, la paura e la propaganda

Poco tempo fa ho malauguratamente (ma forse non tutti i mali vengon per nuocere) fatto la conoscenza di un gruppo di islamofobi agguerriti, ho provato ad avere una discussione con loro ma senza esito alcuno.
In un certo senso mi ha incuriosito la scoperta di questo settore della società con il quale, in fondo, prima d'ora mi ero limitato a piccoli battibecchi o a semplici sguardi di sufficienza e commiserazione (cosa della quale in realtà non vado molto fiero).
Mi sono chiesto quindi perché questa gente avesse una visione del mondo così distante dalla mia? Che esperienze terribili devono aver mai fatto per arrivare ad odiare a tal punto? Chi sono? Quanti sono?
Dicevo che dai tentativi di dialogo ne ho ricavato ben poco: ho rimediato insulti ed ho riscontrato da parte di molti di loro un'incapacità di leggere il dato reale. 
Mi sono sembrate persone paralizzate nelle loro posizioni da qualcosa di infinitamente più forte del raziocinio. Qualcosa che fa vedere loro l'Islam come il Male assoluto, come l'onda verde che travolgerà l'Europa bruciandone le chiese e sottomettendone tutti i liberi cittadini. 
Cosa può paralizzare un individuo a tal punto? La stessa cosa in grado di sopraffare la ragione: la paura. Ma la paura  per diventare un sentimento governabile dal potere ha bisogno di nutrirsi di propaganda. Una storia vecchia. Che dovremmo aver imparato...

Già, perché la storia dell'onda verde islamica che distruggerà l'Europa somiglia troppo da vicino alla marea rossa comunista che avrebbe divorato l'Occidente, la storia delle armi di distruzione di massa come casus belli ricorda terribilmente quella del Golfo del Tonchino, il sentimento di odio verso genti semitiche che professano un'altra religione è già stato vissuto dall'Europa più di una volta.
Odio, ignoranza e paura sono un cocktail micidiale. La propaganda è la miccia che il Potere può decidere di accendere in qualsiasi momento.
Anche io adesso ho paura...
Mi salverò semplicemente cercando di informarmi e di non cadere nel circolo dell'odio?

Comunque tutto quello che ho appena scritto, in fondo, è cosa che tutti ben sappiamo. Voleva semplicemente essere introduzione ad un discorso sul tema fatto da chi usa la lingua ed organizza il pensiero molto meglio di me: Eduardo Galeano.


P.S. Vi consiglio di guardarli tutti e tre fino in fondo, non vi fate spaventare dalla lunghezza (è pieno di pause) né dalla lingua (lo spagnolo uruguayo è simile all'italiano, fate finta di essere romani che devono capire un piemontese...;) )

Ringrazio Lucía per avermi segnalato il video.

domenica 17 ottobre 2010

Raoui - Souad Massi

Oggi, per cambiare un po', vi propongo una canzone della cantante algerina Souad Massi. Una voce incantevole per una classica ballata, Raoui, dall'omonimo album del 2001.



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sabato 16 ottobre 2010

Il carattere ebraico di Israele: capovolgimento strategico

Volevo segnalare la traduzione di un articolo di Saad Mehio per Al-Khaleej apparsa su Medarabnews.
Si tratta di una lucida analisi sulle cause e sulle conseguenze delle ultime riforme israeliane sul diritto alla cittadinanza.


Colgo inoltre l'occasione per ricordare a lettori e commentatori che questo oltre ad essere un canale informativo vuole essere uno spazio di discussione e RIFLESSIONE, per cui ragioniamo con calma ed evitiamo di mordere se non è strettamente necessario ;)

venerdì 15 ottobre 2010

Imam omosessuali contro l'esclusione dei gay


Due imam dichiaratamente omosessuali hanno partecipato sabato a Parigi ad un'assemblea di militanti omo musulmani venuti da tutto il mondo ed in particolar modo dal Maghreb. Il loro messaggio: essere omosessuali e musulmani non è incompatibile. Che ne pensano i nostri teologi [la rivista è tunisina n.d.t.], conosciuti per la loro interpretazione tollerante dei testi dell'Islam?

Programmi scolastici iracheni: mine tra le pagine.

di Iyad al-Duleimi


L'educazione in Iraq, ad ogni livello, si è trasformata in un ulteriore campo di tensioni politiche settarie ed etniche a seguito dell'occupazione americana, così il Ministero dell'Educazione è diventato per certi partiti un ministero chiave nelle negoziazioni passate e future circa la formazione del governo divenendo inoltre un monopolio del partito islamico Da'wa, quello del Primo Ministro Nuri al-Maliki.


Ci auguravamo che i responsabili dell'amministrazione irachena tenessero l'educazione e l'insegnamento al di fuori dei loro conflitti. Tuttavia quando ancora non era passato molto tempo dalla caduta del precedente governo e dall'ingresso sulla scena politica di una pletora di nuovi partiti d'ogni provenienza ci rendemmo conto dell'abisso esistente tra le nostre aspirazioni – nate dall'impegno per la patria – e le ambizioni e le agende dei partiti provenienti dall'est dell'Iraq portatori di un rancore accumulato nel corso dei secoli, dal tempo dei Compagni del Profeta, che Dio li benedica. La prima esigenza di queste forze è stata cambiare i programmi scolastici.

martedì 12 ottobre 2010

Militari italiani morti in Afghanistan

Premessa: quello che sto per scrivere può risultare offensivo ed estremamente cinico (ma so già che per gran parte dei miei lettori non sarà così, anche perché gran parte dei miei lettori legge abitualmente Spinoza.it)


Israele, nuovo pacchetto di leggi razziste

Ieri si è aperta la sessione invernale della Knesset, il parlamento israeliano, e come paventavano alcuni giornalisti tra i quali Asad Telhami e le associazioni per i diritti civili "sono state presentate una serie di leggi razziste ed anti-democratiche, volte a ledere i diritti della minoranza palestinese in Israele (1,6 milioni di abitanti su un totale di 7,6 milioni) e minare la democrazia".


Secondo il quotidiano al-Hayat il promotore di queste leggi sarebbe l'attuale presidente della commissione parlamentare "Costituzione, legge e giustizia", il parlamentare del partito radicale Ysrael Beitenu, David Rotem